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Piccola guida alla fotografia erotica

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Ho pensato di proporre ai nostri lettori una piccola guida alla fotografia erotica, dal punto di vista di un editore e fotografo. Si tratta chiaramente di una guida dove tutti consigli e le opinioni espresse prendono spunto dall’esperienza personale, chiaramente non si tratta né di una bibbia né di qualcosa che funzioni necessariamente per tutti i fotografi di erotica.

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La fotografia erotica è sesso fatto con una fotocamera.

Se non comprende questo il fotografo e se non lo comprende la modella, allora neanche si dovrebbe pretendere di fare fotografia erotica. La fotografia book non è fotografia erotica. E questo è il problema più evidente per molte persone che tendono a confondere le due cose. Se tu modella vuoi fare foto per il tuo book, fammi sapere e ti farò un preventivo perché i books io me li faccio pagare. La fotografia erotica è un’altra cosa. Quindi lascia le tue pose alla Cindy Crawford a casa prima di venire al mio studio se dobbiamo fare foto erotiche.

Evito modelle che si fanno pagare

Non le uso e non penso di utilizzarle mai nello specifico della fotografia erotica. Tutti vogliamo guadagnare ed è giusto che sia così ma lasciatemi dire che mettere i soldi davanti all’erotismo non funziona. Ancora peggio mettere la condizione: faccio TFP /TFCD per lingerie, faccio nudo se mi paghi. Fotti questa idea. Le mie modelle lavorano per progetti. In quel caso io fotografo professionista e tu modella siamo coinvolti entrambi nel realizzare qualcosa di creativo insieme il quale può dare anche denaro ad entrambi: un contest, la realizzazione di un libro, la vendita di stampe…ma partire dall’idea che io debba pagare la modella proprio no…io non faccio intercambio, io propongo progetti. Le modelle che accettano di fare certi tipi di scatti solo perchè le stai pagando possono venire solo per quella motivazione e il risultato è pessimo, falso, fatto non perchè ci si crede ma per il soldo ricevuto e questo va bene per fotografia pubblicitaria, non per un tipo di fotografia dove le due parti stanno realizzato qualcosa che mette davanti l’esperienza che entrambi (modella e fotografo) stanno vivendo, in maniera più instintiva e quindi spontanea.

Questo non vuol dire che con me le modelle non possano guadagnare, come sanno bene coloro che collaborano con me: attraverso i workshops si portano a casa il 30% dei guadagni totali, attraverso la creazione e vendita di libri il 50%.

Model Mayhem, molto meglio di Facebook

Evito facebook più che posso, anche se alcune modelle le ho trovate lì. Su Facebook trovi di tutto, e molte volte questo significa la peggior cosa. Di modelle vere poche, molte non sanno neanche da dove si comincia…e te ne accorgi al primo minuto di sessione. La confusione regna sovrana e non è così automatico che una modella fashion sia una brava modella erotica, anzi…Meno male che la maggior parte delle volte sono le modelle a cercare me…

Attenti alle pazze

Beh, si…capitano anche quelle. E grazie ad un incontro preventivo puoi evitare di lavorarci. Anche perché possono causare problemi successivamente. Ne avrei di storie da raccontare su incontri nati e morti su Facebook…attenti sul serio perché alcune possono davvero essere pericolose.

La stupida pretesa di dirigere e di essere dirette

Se vuoi essere diretta la fotografia erotica non fa per te. Come dice una mia amica modella la fotografia erotica, come il sesso, non è giocare a twister. Queste modelle che vogliono o hanno bisogno di essere dirette non sono modelle buone per fare fotografia erotica. A volte una modella alla sua prima esperienza può essere migliore di queste dive famose solo su Facebook (essere famose su fb no significa essere famose) perché se incontra un fotografo in grado di metterla a proprio agio può fare cose più spontanee. Insomma, uno sguardo smarrito è meglio di un’alzata di sopracciglia piaciona. Con la fotografia erotica, completamente differente dalla fotografia di pubblicità, il messaggio dovrebbe essere aperto e dirigere può ammazzare la spontaneità, la casualità che cerco attraverso i miei scatti. Se uno dei due deve decidere un po’ di più, meglio che a farlo sia la modella, meglio dare a lei più potere.

Stabilisco chiaramente quali sono i limiti con le modelle

Io presento loro un foglio casting prima del set, oltre a incontrarle personalmente, se non ci siamo mai vista prima. Bisogna sempre chiarire prima cosa la modella è disponibile a fare: topless? Non hai problemi con il nudo totale? Problemi se il tuo fidanzato vede le foto?

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Selezione fondamentale

E’ inutile prenderci in giro. Nonostante ormai la tendenza è vedere qualsiasi ragazza avere pretesa di essere modella non è così. Non tutte possono essere modelle: e la selezione per me fotografo è fondamentale. Oggi la definizione modella alternativa sembra aver dato le ali a chiunque. E quando dico chiunque, intendo proprio chiunque. Ed è un peccato perché modella alternativa oggi è un termine che a causa di questo può avere anche una connotazione negativa. Sono moltissime le modelle che mi contattano, che vorrebbero lavorare con me. Con il tempo e le varie esperienze fatte adesso sono diventato più attento con la selezione. Quello che fotografo presenta me come artista e questo lo devo avere sempre ben chiaro.

Model Release sempre

Sembra assurdo puntualizzare questo: eppure…eppure qui in Messico alcune persone hanno avuto modo di criticare il fatto che io proponga liberatorie alle mie modelle. Si, proprio così, qualcosa assolutamente normale che tutela i miei diritti e quelli delle modelle con cui lavoro visto come una cosa eccentrica. Ho una notizia: se non dai una model release alle tue modelle non puoi neanche chiamarti fotografo.

Non si può accontentare tutte

Come editore di una rivista capita anche che qualche modella non sia soddisfatta della scelta delle immagini. In passato è capitato che qualcuna voleva che inserissi più foto del suo set, un’altra pretendeva che a pubblicazione avvenuta sostituissi la rivista con una senza una foto che non le piaceva. Su questo bisogna sempre essere chiari e la model release ci aiuta moltissimo: è l’editore a scegliere le foto, a meno che non ti chiami Scarlett Johanson e ci sia un contratto particolare dietro.

Credibilità con le modelle

Alla fine dei conti sono loro che scelgono. E l’unica cosa che conta davvero sono le immagini, la fotografia che sei in grado di fare. Se sei un mediocre fotografo questo emergerà sempre. Certo se la tua massima aspirazione è restare un fotografo da Facebook accomodati pure, essere uno dei tanti non è difficile. Ma se sei un vero fotografo, magari che vive anche con la fotografia, saranno solo le fotografie a farti ottenere possibilità di essere contattati da buone modelle. Su Model Mayhem ad esempio la qualità è superiore a quello che trovi in un social network generalista, e anche se ti dovessi iscrivere lì, se non hai le foto nessuna modella degna di questo nome ti contatterà.

Rispetta la modella

Senza discussioni. Se non c’è rispetto finirà male. Non costringerla  a fare cose che non vuole. Ricordati che lei decide. Si tratta della sua immagine. E considera sempre anche la sua sicurezza e la sua salute. Questo vuol dire evita di metterla a mollo in una pozzanghera o lasciarla nuda con 5 gradi di temperatura. A te piacerebbe? No, vero? Se alla ragazza non piace essere ripresa inginocchiata devi rispettare anche questo. La modella non è una bambola e non pensare neanche di farla stare svariati minuti in quella posa arcuata che ti piace tanto. Prova a farlo tu almeno ti rendi conto che sono richieste assurde e stupide.

Nudità o no?

Non è importante e non è può essere un imperativo per fare fotografia erotica. Ci sono foto di modelle in lingerie che sono molto più erotiche e provocanti di altre in cui c’è nudo completo. Una giovane ragazza con le mutandine  addosso può essere così frescamente sexy! E noi come fotografi dovremmo sempre accettare quella che è la volontà e la preferenza della nostra modella. Poi ti capita quella che la prima volta vuole solo lingerie perché non ti conosce. Una volta stabilita la fiducia, magari la prossima volta sarà lei a proporti di fare un set completamente nuda. Ma ripeto, non è quello il fine ultimo, o almeno non dovrebbe esserlo. Voglio sperare che se siete nel settore della fotografia erotica è per una vocazione artistica, non per vedere ragazze nude!

Il momento della scelta della lingerie

Credo che il momento iniziale del set, quando la modella mi mostra “quello che ha portato” sia molto importante, che sia quasi un rituale durante il quale io e la modella entriamo in confidenza. Lei mi chiede cosa preferirei, e io il più delle volte lascio alla ragazza la scelta, quello con cui si sente più a suo agio. Tutto dev’essere finalizzato a che la protagonista degli scatti si senta assolutamente comoda, mai a disagio. Come sempre, posso suggerire, mai imporre.

Musica o no?

Anche qui dovremmo chiedere alle nostre modelle se vogliono ascoltare musica durante il set. Se sono al mio studio ci sarà quello che io ho, ma dovrebbe essere sempre qualcosa che piace alla ragazza. Insomma, non pensate di mettere quel cd dei Carcass se la modella non è metallara. In genere funziona musica di sottofondo come Nujabes o del buon smooth jazz. Musica piacevole che non distrae.

Le pose migliori

Amo ripetere che la migliore modella è quella che posa senza posare. In fotografia erotica le pose da modella anni ’80 sono da evitare. Io direi pochi sguardi in camera, se mi ignorano meglio. Poi ti capiterà sempre la ragazza che posa in ogni istante, e allora io a sua insaputa coglierò quei momenti, tra una posa e l’altra, in cerca dell’assoluta casualità. Le modelle migliori che sanno posare in foto erotiche sono coloro che mi fanno espressioni imbronciate o del tipo “che diavolo ci sto facendo qui?”…può sembrare assurdo, ma sono quelle che preferisco. Sono in grado di regalarmi quel tipo di immagini che torni a guardare, che poi dovrebbe essere il vero obiettivo di un fotografo.

Storie con le modelle

Nonostante quello che pensino in molti, anche molti fotografi che non sono in questo settore, anche se possibile, il fotografo non va a letto con le proprie modelle. Parlando di me: sono sposato e assolutamente fedele. E comunque considero il fotografare erotico assolutamente lontano e comunque non automaticamente associabile all’andare con la propria modella. Se fai il tuo lavoro con assoluta professionalità vi assicuro che l’ultima cosa che penserai è fare sesso con la ragazza che sta posando perché la prima cosa in cui sei concentrato è realizzare buona fotografia. Se c’è eccitazione è prettamente artistica. Almeno nel mio caso.
In passato c’è chi mi ha fatto chiare avances, rispedite subito al mittente. Nessuna delle ragazze che ci hanno provato con me è finita poi per essere considerata in qualche set.

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Mai toccare

Questa dovrebbe essere la prima regola per un fotografo che lavora con modelle. Rispettare questo è fondamentale. Con la mia fotocamera spesso sono molto, molto vicino (uso lenti normali, generalmente ottiche 35mm) alle mie modelle e loro sono spesso completamente nude ma non ho mai osato sfiorarle. Nella mia esperienza poi quando anche la modella più nervosa, magari principiante, che all’inizio non ti conosce vede quanto rispetti questo si rilasserà e concederà fotografie più erotiche e di impatto a livello visivo.

Evitare il finto sempre

Rifuggo da tutto ciò che appare costruito, posticcio, falso. Con la fotografia erotica le mie modelle si truccano e vengono pettinate da casa loro, come vogliono e come preferiscono. Non preparo quasi nulla. Nel mio set non vi sono luci artificiali o qualsiasi cosa che possa contribuire a rendere il set costruito e freddo. Evito anche cose pacchiane come servizi fotografici realizzati in boschi con modelle con ghirlande di fiori sulla fronte in improbabili ambientazioni mistiche e fantasy.
Credo che un set del genere potrebbe farmi venire qualche eruzione cutanea.

La fotocamera

Questo è divertente. Quando iniziai a fotografare modelle qualche “avveduto” fotografo disse che per fotografare modelle avevo bisogno di una reflex, qualcuno parlò addirittura di Hasselblad. La verità è che puoi fotografare ragazze con qualunque tipo di fotocamera: Yone (Yasumasa Yonehara ndr) lo fa anche con le ultrapiatte Casio. Io fotografo con fotocamere compatte che mi permettono di muovermi come voglio, senza sentire l’ingombro di una pesante DSLR, senza sparire dietro un affare di plastica nere finendo con il somigliare ad un bipede con una proboscide invece di mostrare il mio viso. Per me questo tipo di fotografia si basa moltissimo sul dialogo con le mie modelle, dialogo che avviene anche attraverso uno sguardo. La mia fotografia ha come destinazione riviste e  pubblicità e io ho già ampiamente dimostrato che si può fare anche con Leica X2, Fujifilm X100S o Instax Mini8…

Luce Naturale

La maggior parte del mio lavoro, il 98% direi, è realizzato con luce naturale. Questo sempre per il discorso del fotografare il reale. Penso che conoscere bene la luce naturale  sia salvifico per quello che io sto proponendo come fotografo.

Divertiti

Divertiti con le tue modelle. Un’atmosfera rilassata in una situazione certamente intima come quella della fotografia erotica è fondamentale. Se l’atmosfera non è ludica questo si avvertirà nelle fotografie. Se c’è tensione che sia di tipo positivo. Un set dovrebbe essere un’esperienza positiva e divertente, dove modella e fotografo sono assolutamente consapevoli di stare creando arte insieme. La comunicazione dovrebbe essere spensierata e priva di un atteggiamento eccessivamente serio. Scherzare con la modella aiuta moltissimo il flusso di lavoro e i risultati saranno evidenti a livello creativo.

Per concludere

Chiaramente in questa piccola guida molti consigli sono da dimenticare se sei un semplice fotoamatore senza nessuna ambizione di diventare pro. L’importante sempre e comunque è divertirsi, rispettando la modella che hai davanti al tuo obiettivo, che sia tua moglie, un’amica o la nuova Naomi Campbell è lo stesso.

Se hai apprezzato questo articolo e magari ti piacerebbe approfondire un po’ ho scritto e pubblicato quest’anno un manuale dedicato alla fotografia erotica. C’è anche l’edizione in Italiano. E’ in formato elettronico e può essere acquistato sul mio sito ufficiale: http://www.alexcoghe.com/download/the-image-of-desire/

Puoi anche trovare il mio lavoro come fotografo erotico nel mio blog su tumblr: An Erotic Photographer.

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Summer Remembering with Stella di Plastica

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L’erotismo si nasconde in un gesto, in uno sguardo. Nella percezione di una donna che si mostra senza veli, anche se completamente vestita.
L’erotismo è nei movimenti delle forme pure che trascendono la sostanza della materia che le sostiene.
Catturare tutto questo è il difficile compito del fotografo, e quando riesce, l’erotismo che ne emerge è deflagrante, indipendentemente da quanto corpo si sveli allo sguardo, e quanto ne resti celato.

Giada Del Miglio fbpage
Stella di plastica tumblr

 

PHOTO BY GIADA DEL MIGLIO

PHOTO BY GIADA DEL MIGLIO

PHOTO BY GIADA DEL MIGLIO

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Bettie Page: the queen of curves

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Diviso in divertenti  capitoli come Jungle land, Sweet&Savage e She Devil, questo volume è la raccolta più completa su Bettie Page di cui raccoglie oltre 200 ammalianti fotografie selezionate tra l’immenso archivio della fotografa di culto delle pin-up, Bunny Yeager. Vi sono infatti  sia i suoi scatti più famosi sia fotografie inedite di Bettie Page, icona della cultura pin-up e simbolo per eccellenza dell’eros da “ragazza della porta accanto”.

Questa collezione raccoglie inoltre molti degli scatti in cui Bettie Page diceva di sentirsi più a suo agio, cioè nuda. Da quando nel 1955, per conto della rivista Playboy, la fotografa Bunny Yeager scatta una fotografia a Bettie con indosso solo un cappello di Babbo Natale, questa fotografa è stata a lungo reputata fondamentale nel fare emergere la natura giocosa ed erotica della prorompente  pin-up Bettie Page, icona che continua tuttora ad influenzare la fotografia e la moda.

BETTIE PAGE BY RIZZOLI

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KIBOSH by Terry Richardson

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«Kibosh è il libro più importante della mia carriera. È il lavoro di una vita, fin dall’età di 16 anni da quando ho iniziato a fotografare per divertimento e poi per professione, ho sempre pensato a Kibosh come il sunto del mio lavoro. Kibosh è il mio libro, la parte più intima del mio essere fotografo. La frase “non chiederei mai a nessuno di fare qualcosa che io stesso non farei” contenuta nell’introduzione del libro, dimostra il profondo rispetto che ho delle persone che hanno collaborato alla realizzazione di quest’opera, per me così importante. Per la realizzazione di Kibosh ho fermato il mio lavoro, per mesi mi sono dedicato solo alla raccolta delle foto e alla progettazione del layout (…) Raccontare se stessi attraverso delle immagini è una cosa che richiede tempo, molto tempo, forse tutta la vita. Ecco questo è Kibosh

Kibosh raccoglie oltre 350 foto a colori scandalose, divertenti, esplicite, eccitanti in pieno stile Terry Richardson.
Questo volume è fortemente adults only e dedicato alle menti più aperte.

Astenersi bacchettoni.

KIBOSH 
di Terry Richardson
Copertina rigida – 320 pagine

Editore Damiani
Prezzo: € 246,50 Limited Edition con Amazon

 

 

 

 

TERRY RICHARDSON

 

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Una fotografa di nome Christo

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copertina_christo viola_NOCENSURA

«Sono una fotografa londinese ed il mio nome è Christo. Collaboro nel progetto DIESEL REBOOT e nella Lemonade Gallery di Londra.
I miei progetti si concentrano sull’amore e la sessualità, le sole cose salvifiche in questa povera era al servizio della ricchezza economica. La mia fotografia è al contempo un lavoro su me stessa, insieme alla pittura ed  il teatro. Da sempre infatti sono interessata ad indagare il corpo, le sensazioni e le perversioni».

«Il mio progetto artistico è infatti un indagine su me stessa, mi permette la soddisfazione dei miei bisogni primari e la catarsi delle emozioni che mi torturano, anche attraverso la fotografia di altri/e modelli/e».

Christo Viola | sito

Photo by Christo Viola

Photo by Christo Viola

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Photo by Christo Viola

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Photo by Christo Viola

Photo by Christo Viola

Photo by Christo Viola

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Photo by Christo Viola

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Photo by Christo Viola

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Photo by Christo Viola

Photo by Christo Viola

Photo by Christo Viola

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Regarding Women: Elliott Erwitt e le donne

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Regarding Women rappresenta un suggestivo e personale tributo di Elliott Erwitt alla forza, intelligenza e bellezza delle donne. Si tratta di fotografie che dipingono con rispetto, ammirazione e stupore la vasta gamma di tonalità della natura femminile, sia essa tenace ed impetuosa oppure capricciosa e timida. È attraverso l’abilità a catturare sfaccettature diverse che Erwitt condivide la sua idea di come le donne si facciano strada e lascino un segno nel mondo. I lettori troveranno romanticismo, glamour e un tocco di sensualità, ma anche affetto e quei disarmanti lampi di innocente ironia quotidiana che definisce la quintessenza della sua fotografia.

Elliott Erwitt
Regarding Women
Pagg. 304 – euro 79,00 – Compralo in offerta su Amazon!
Edizioni TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

Elliott Erwitt – Regarding Women – Ediz. TeNeues

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China Hamilton: Intimate Obsessions

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Il grande maestro della fotografia erotica China Hamilton indaga il lato oscuro della femminilità attraverso diverse interpretazioni del sadomasochismo.

In 128 pagine, questo volume raccoglie tutto lo stile poetico e trasgressivo di questo famoso artista della fotografia erotica che anche attraverso sapienti giochi di ombra e luce, rende ogni scatto una vera e propria icona di lussuria onirica.

INTIMATE OBSESSIONS
di China Hamilton
128 pagine
Edizioni Reuss Germany
prezzo € 14,34 con Amazon 

China Hamilton

China Hamilton

China Hamilton

China Hamilton

China Hamilton

China Hamilton

China Hamilton

China Hamilton

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IO SONO MARA

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“Io sono Mara” è il nuovo progetto fotografico di Anita Calà (che già ci ha regalato “Redhead“, il magnifico shooting con Jane Alexander) realizzato in collaborazione con Mara Marchisio.

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Lei è Mara

Fui grezzo blocco di creazione
Di bellezza celata
I miei segni la mia vita
Di Mara a divenire.

Ogni segno la mia mutazione
Potenziale nascosto lato oscuro
Ora riflesso di buia luce
Inquieta e scalpitante
Sulla bianca mia superficie.

Ogni segno il mio percorso
Simboli perfetti tra orgogliose imperfezioni
Concavo e convesso
Ordine e caos
Si cercano in me tra anima e sangue.

Ogni segno un soffio
Un nuovo liberatorio respiro
Sorgente e anelito di futuro.

Ogni segno il peso della memoria
Indissolubile muta
Nascosta rocciosa e presente.

Ogni segno bilancia il peso degli sguardi
Sul nuovo io
Sulla nuova splendente
Orgogliosa caotica
Esposta bellezza
In quotidiana mutazione.

Ogni segno è forza consapevole
Fiera sottolineatura del mio tempo
Sublimato nella mia carne
Plasmato dalle lacrime sull’anima
Dalle macchie dei rimpianti
Dalle geometriche scie dei ricordi.

Ogni segno un passaggio
Una firma indelebile che Mara segna, perfora, colora
Acqua che scolpisce
Marchia
Tatua sul mio progredire
Per sempre
Su di me
Mara
impone la sua storia.

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Photography by Anita Calà  fbpage  sito
Model: Mara Marchisio fb
Words by Gilberto Pini fb

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TERRYWOOD: Terry Richardson e la sua Hollywood exposed

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Nelle sue 228 pagine patinate, questo volume cataloga le foto esposte alla OHWOW Gallery di Los Angeles durante la prima personale del grande e discusso fotografo Terry Richardson.

Tra gli attori che vi compaiono in pose divertenti, eccitanti e sempre di grande impatto, ricordiamo Jared Leto, Lindsay Lohan, Miley Cirus, Sasha Grey e Lady Gaga.

TERRYWOOD
by Terry Richardson
Copertina rigida- 228 pagine
Edizioni DAMIANI
Prezzo € 32,50 su Amazon

Terry Richardson & Chloè Sevigny

Lily Donaldson & Terry Richardson

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BERNADINISM: How to dominate men & subjugate women

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BERNADINISM: How to dominate men & subjugate women è un intrigante, divertente e surreale volume di fotografia erotica che ha fatto vincere il premio Photographer of the year al singolare e geniale Alva Bernadine.
Giocando sempre col surrealismo e la provocazione, ogni suo scatto dai colori saturati racconta una storia sempre assolutamente delirante.

BERNADINISM: How to dominate men & subjugate women
di Alva Bernadine
Copertina rigida – 144 pagine
Edizioni Stemmle
Prezzo: € 46,94 su Amazon

 

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La potente Eden Von Hell nelle fujiroids di Elena Atzori

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Elena Atzori, che di mestiere fa la chimica farmaceutica, utilizzando il digitale unito all’uso di una macchina instax fujifilm, si trasforma in una fotografa freelance, dal gusto underground. Raccomandiamo la visita al suo tumblr, pieno zeppo di visioni e di eros.

Eden von Hell è modella, body piercer e fighter di MMA a 125 lbs. E’ una suicidegirl dal 2007 ed ha una pagina fb molto seguita.

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DIRTY RENDEZVOUS by Chas Ray Krider

Turi Avola: The multiple game of personality

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Turi Avola è nato a Herford (Germania) 9 Agosto 1977.
Il suo trasferimento in Italia lo porta ad interessarsi all’arte, in tutte le sue forme. Influenzato dagli artisti provenienti dal dadaismo e surrealismo, come Bellmer, Bacon, Dalì, …Oggi la sua peculiarità è quella di rappresentare le donne in un contesto surreale ed onirico.

Sta lavorando ad un progetto fotografico in bianco e nero dove ha l’intento di analizzare il gioco multiplo delle personalità che vive dentro ognuno di noi; la lotta interiore e il nostro EGO!

L’artista :
«…Protagonista è il soggetto femminile, il corpo portatore di luce e di ombre, di una storia, un passato spesso intrecciato nel dolore…
…La maggior parte delle mie modelle sono Performers Burlesque, Artiste, Attrici e Ballerine. È molto importate per me conoscere loro anche dal punto di vista personale al fine di creare la giusta sinergia da utilizzare sul set. Questo mi dà l’opportunità di condividere con loro la mia visione onirica e chiedere loro di agire naturalmente durante le sessioni fotografiche…
…La maggior parte delle scenografie vengono costruite da me, partendo dalla ricerca delle materie prime, le luci, il set up della scenografia, in modo da rendere ogni shooting un’opera d’arte unica e speciale, come per esempio la casa di Alice per Alice in Crazy Room, la Chaise Longue ect…
…in questo modo ho la possibilità di catturare l’essenza di ogni modella che posa in ambiente vicino a lei…vicino alla mia visione…»

Turi Avola facebook | sito | tumblr                                                                              

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Rabbit

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Rabbit

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The cat & the whip

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(S) Aint

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Untitled

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Behind

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Deep Sleep

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Il Peso di Justine

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Long hair

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Lost

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Naked Pappet

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Naked Pappet

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Naked Pappet

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Naked Pappet

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Glympstorys di Roy Stuart

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Roy Stuart as photographer and film-maker, switching from printed to moving image, seeks to liberate the image from its final taboos, to escape the conventional representation of sex. But, more than anything else, he has an artistic project, eroticism and beyond voyeurism, he strives to explore the female body, attitudes, instincts, and dreams. In his new book, he drives this exploration into something more forthright, close to film.

The photos “tell” short stories, like short films, and the models become actors, their movements caught in freeze frame studies, between portrait and narrative. Sex is more explicit, while retaining some of the mystery characteristic of erotic images.
A DVD, which comes with the book, contains several scenes from which the photos are taken.

GLYMPSTORYS
di Roy Stuart
copertina rigida – 320 pagine
Skylight edition
Prezzo: € 36,76 su Amazon

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Frank De Mulder: Glorious

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Belgian fine art photographer Frank De Mulder captures the intimate beauty of the female form in all its captivating charm. With fascinating scenarios, stunning models and a true sense of intimacy, the internationally renowned erotic master De Mulder conveys a charged sense of sensuality and sophistication few others can equal.

FRANK DE MULDER : GLORIOUS
Copertina rigida – 160 pagine
Edizioni Teneues
Prezzo: € 50,92 su Amazon


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Olivier Lelong

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«In Japan, there is no religious taboo concerning  sexuality: to make love is considered as a sacred act, which participates to the divine.
While making love the gods created the world. Letting the desire  invade them, letting pleasure overwhelm them, letting themselves go with this driving force  which animates all things on Earth, human beings thus become the equal of gods.
They fight against the powers of death and destruction».

— 
Dictionnaire de l’amour et du plaisir au Japon, Agnès Giard

Olivier Lelong is a french photographer who produces a very composed work,  sometimes disturbing, often violent photography, in which the women play with their body and their fantasies.
Coming from a post-punk background and being exposed to the tradition of 80’s French graphic art , he has worked with a wide variety of different media, ranging from video, to illustration and performance. He moves from art to science with incredible ease – shifting the boundaries of the both, and of medicine in particular, in order to create the space for a novel take on the body mixing nature and culture, in an irreverent pastiche of scientific illustration and fetishistic graphics.

His works on the image, the art and the communication led him to create a studio as an art director, his sense of storytelling asserted itself, into digital arts which integrate mediums so varied as illustration, painting, photography, the graphic design and motion picture.
 A work ” strong ” and mastered for a public rather warned. This work is exhibited in galleries or festivals.
 Olivier Lelong is also a member of various collectives with whom he realizes any sorts of projects associating the art, the video, the cabaret, the cinema-concert, happenings and performances.

Olivier Lelong | Saatchi | TumblrFB

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REVENGE by Ellen Von Unwerth

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REVENGE 

by Ellen Von Unwerth
Copertina rigida – 270 pagine
Twin Palms Publications
Prezzo: € 32,97 su Amazon

Deliciously decadent, Ellen von Unwerth’s latest work has all the trappings of a classic, highly stylized tale of lasciviousness and a study in form, sexuality and society – albeit one tucked away behind the velvet curtain of propriety.Titillating yet never prurient, “Revenge” depicts the erotic journeys of three young women who arrive for a respite at a rural manor. Instead, what follows is a series of sexually charged S&M scenes of the women as they become entagled with the Baroness, her chauffer and her stable boy.
For von Unwerth, a fashion photographer whose work graces the pages of Vogue and Vanity Fair, the work represents a honing of her craft of merging desire with setting. When von Unwerth does it well, as she does here, each element is inextricable from the other.
Unexpected and as far from cliché as nearly any artist working today, “Revenge” stands out as a bar that won’t be easy to clear for any who follow in her footsteps.

(thanks to Fotophile.com)

 

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UNA CARO: eros e follia nelle foto di Vito Frangione

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Del sesso si parla più di ogni altra cosa. Continuamente mostrato, detto, spiegato, definito fin nei più minuti dettagli, rintracciato nei corpi come fattore determinante delle biografie degli individui, identificato come il luogo ultimo delle verità del singolo, il sesso si trova al centro di un’immensa prolissità. Come suggeriva Michel Foucault, “quel che è caratteristico delle società moderne non è che abbiano condannato il sesso a restare nell’ombra, ma che siano condannate a parlarne sempre, facendolo passare per il segreto.”  Sollecitati da una sorta di imperativo morale alla confessione, convinti di non dirne mai abbastanza, che l’essenziale ci sfugga sempre, che nascondiamo per inerzia o sottomissione una qualunque evidenza, finiamo per fare della nostra stessa sessualità un discorso permanente. Eppure tali discorsi non hanno niente di liberatorio e tantomeno di eversivo. Alla luce dell’analisi foucaultiana, infatti, alla sessualità non è possibile guardare come ad una pulsione incontrollabile e trasgressiva dei codici culturali. Piuttosto dobbiamo concepirla come un dispositivo storico, in grado di trasformare ogni atto, ogni desiderio, ogni sensazione in oggetto di conoscenza, in campo del sapere, in materia da disciplinare.
Questo è il motivo per il quale il sesso ha smesso di inquietarci davvero. Meticolosamente normato, fin nelle sue espressioni più eccentriche e polimorfe, esso ha perso contatto con quella dimensione del numinoso, del tremendum et fascinans propria dei fenomeni che riguardano il mistero della vita umana e che ci chiamano su quel piano ambivalente in cui “tutto appare nella sua costitutiva duplicità, senza alcuna possibilità di rifugiarsi nella pretesa monoliticità di parole e cose” (Umberto Curi). Ed è per questo che abbiamo nostalgia dell’erotismo: perché esso è quel luogo ove una cosa è sé stessa ed il suo contrario, dove è possibile superare i limiti dell’individualità dissolvendo con essi quelle forme della vita sociale, disciplinata, che formano l’ordine discontinuo delle nostre individualità definite.
Eppure le fotografie di Vito Frangione lasciano nello spettatore una sensazione di indefinibile e affascinante turbamento. Io credo che accada non per quello che dicono ma per quello che tacciono. Tramite la tecnica del frammento, l’autore mostra l’atto sessuale senza svelare interamente il genere e l’orientamento sessuale dei partner coinvolti. Ecco che il gioco delle regole sociali, impegnato in un’opera incessante di strutturazione ed impostazione delle identità, viene preso in scacco, restituendo all’eros la propria dimensione sacrale. Ora, che tutto non possiamo sapere, che tutto non possiamo dire, siamo pronti ad accedere all’amore che emerge solo quando il linguaggio collassa. È nell’impossibilità di dire che gli amanti sperimentano la forza della propria passione, come scopre Platone nel Simposio; è perché hanno cose da dire che non riescono a dire che vogliono stare insieme per sempre. Ed è l’unione delle carni forse il tentativo più struggente di intendersi al di là del linguaggio. I corpi ritratti da Frangione inducono lo spettatore ad esplorare quella regione enigmatica e buia abitata dall’erotismo dove, assieme alla parola, anche la ragione, con le sue logiche viene meno, lasciando spazio a ciò che sfugge al discorso: alla nostra parte folle. È qui che abita il nostro essere più profondo. Occorre ricordare che se dal punto di vista razionale siamo tutti uguali, perché condividiamo le regole del logos, create proprio per consentirci la comprensione reciproca, ciò che ci distingue è proprio la qualità della nostra follia.
Ed allora si comprende perché così scarsa importanza abbia se a far l’amore siano due donne, due uomini, od un uomo ed una donna. Per tutti la posta in gioco è la stessa: la possibilità di accedere alla propria dimensione folle, la possibilità di entrare, attraverso l’altro, in uno stato atopico, fuori dal luogo dell’Io in quella zona dell’essere che ci costituisce nella nostra differenza.
Dunque, la follia e l’eros sono una cosa seria perché ci permettono di essere noi stessi, al di fuori delle regole culturali e razionali che rendono possibile la vita comunitaria. Ma, affinché la nostra essenza più profonda sopravviva all’ombra del sole della ragione, follia e eros non vanno, spiegati, enunciati o rispettati, vanno venerati.

Daniela Peruzzo

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Tre coppie, tre diversi orientamenti sessuali, tre giorni, un solo letto: il risultato è Una Caro di Vito Frangione, una serie di 20 fotografie analogiche B/N stampate ai sali d’argento  presso il Laboratorio Fotografico Corsetti, che ha anche esposto la mostra  con il patrocinio del Circolo di Cultura Omossessuale Mario Mieli.
Una Caro vuole indagare la condizione umana nella sua dimensione più atemporale e sacra, quella del rapporto sessuale. Il titolo allude provocatoriamente al Codice di Diritto Canonico che, nel canone 1061, riprendendo il Vangelo secondo Matteo, spiega in latino come i coniugi siano destinati a divenire “una caro” cioè “una carne sola”. L’espressione intima dell’eros nella coppia è da sempre una liberazione dai limiti che segnano la condizione di solitudine di ogni individuo.
In un periodo in cui, particolarmente in Italia, diventa urgente il problema del pari riconoscimento per le unioni di fatto e il matrimonio omosessuale, le immagini di Una Caro vogliono spingere gli spettatori, tramite la trasgressione voyeuristica dello sguardo fotografico, a riflettere sull’indefinitezza e sull’inafferrabilità del desiderio, espresso puramente tramite l’unione dei corpi. «Il sesso è uguale per tutti» sottolinea a questo proposito Vito Frangione «Non per le modalità, ma per l’essenza. Non ci sono regole. È il momento in cui il giudizio si annienta, e l’uomo torna alla sua condizione naturale. Il genere, il colore, rimangono fuori, nella ragione del mondo esterno».
Una Caro, partendo da queste considerazioni, investiga l’atto sessuale mediante il dettaglio che diventa il mezzo perfetto per descrivere in modo immersivo e al tempo stesso distaccato la purezza espressiva del desiderio. Non importa se lo sguardo della camera inquadri corpi maschili o femminili, ciò che unisce queste carni, coinvolgendo lo sguardo dello spettatore, è la sacralità del desiderio e la sua necessità di esprimersi nella maniera più piena, al di là delle costrizioni sociali.

Vito Frangione è nato a Bari nel 1983, ma ha vissuto a Venosa (PZ) un piccolo paese alle pendici del Vulture, in Basilicata. A 19 anni si trasferisce a Roma per frequentare l’Istituto Europeo di Design e comincia a lavorare come motion designer. Nel corso degli anni si avvicina al mondo del cinema e della fotografia tradizionale. Nel 2012 diventa socio fondatore dello studio creativo MadeOn, un collettivo di registi, designer, producer, animatori 2D/3D e fotografi.

http://vitofrangione.com/

 

 

 

 

 

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Giangiacomo Pepe a Roma per AMEN

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Venerdì 21 Novembre alle 19.30 inaugura a Roma Nude, la prima personale di Giangiacomo Pepe presso Seven (nuova identità dello spazio romano di Visiva) con ingresso consentito fino alle 3.00 di notte.

Nude, una serie inedita, verrà presentata all’interno di AMEN, format di intrattenimento a cura di Improvearts dedicato in questa occasione al corpo, in particolare all’erotismo del corpo, umano o artificiale che sia, raccontato attraverso gli hardware che interagiscono con esso.

Accanto alle fotografie di Pepe, sarà possibile assistere a tre live performance: il musicista ØKAPI e l’artista visuale Simone Memè del collettivo More*Tv*V che presenteranno Opera Riparata partendo dal testo originale scritto nel 1989 da Munari e Mosconi con la destrutturazione e ricomposizione di quaranta famose opere liriche secondo le tecniche contemporanee del remix digitale. Nelle sale della sede romana anche BLAVATSKY (a.k.a. Valerio Maina) che presenterà LIFE CYCLE, quattro tracce che seguono il ciclo di vita di una farfalla attraverso un percorso di arpeggi e ritmi e last but not least MESS MORIZE a.k.a. Maurizio Bilancioni – meglio conosciuto sotto l’alias Knuf – con il suo YIFE EP, prima uscita di Mess Morize presentata in anteprima per AMEN.

Ma non è tutto. Il 22 Novembre, sempre presso gli spazi di Via Assisi, Giangiacomo Pepe terrà un workshop fotografico di nudo erotico, curando gli aspetti più profondi dello storytelling. L’obiettivo finale è di ricreare delle atmosfere intime e spontanee che facciano risaltare il naturale erotismo intrinseco nel corpo umano.

ISCRIZIONE, INFO E PROGRAMMA
Mail | sito Improvearts | evento facebook

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THE BIG BUTT BOOK by Taschen

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The Big Butt Book explores this perennial fascination with female booty—from small and taut to large and sumptuous—in the fourth installment of Dian Hanson’s critically acclaimed body parts series. Over 400 photos from 1900 to the present day, including works by Elmer Batters, Ellen von Unwerth, Jean-Paul Goude, Ralph Gibson, Richard Kern, Jan Saudek, Ed Fox, Terry Richardson and Sante D’Orazio, of butts ranging from petite Pam Anderson’s to sumptuous Serena Williams’, are contextualized by interviews with porn icon John (Buttman) Stagliano, filmmaker Tinto Brass, artist Robert Crumb, bootylicious butt queensBuffie The Body, Coco and Brazil’s Watermelon Woman, plus Eve Howard and her life-long spanking obsession.

The Big Butt Book
by Dian Hanson
Edizione speciale con occhiali 3D

Hardcover – 372 pagine
Prezzo € 24,29 su Amazon

 

 

 

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